In questi giorni tra la fine di gennaio e febbraio, in Appennino tosco-emiliano, si inizia a respirare l'aria del Carnevale che qui non è solo una festa di maschere, colori e risate, ma è anche un momento in cui il territorio si esprime attraverso le sue tradizioni gastronomiche più autentiche.
Così, profumi e sapori raccontano storie di generazioni passate, di mani esperte che, nelle cucine di casa, preparano dolci che sembrano sospesi nel tempo e se vi troverete a visitare queste terre in questo periodo dell'anno, vi troverete immersi in un’atmosfera che sa di zucchero, farina, vaniglia, festa e tradizione.
Ecco alcuni dolcetti tipici che non potete farvi sfuggire se vi trovate nelle nostre terre tra Emilia e Toscana, in questi freddi ma magici giorni.
Le Sfrappole: croccanti e dolci
Le sfrappole (o frappe, o chiacchiere o cenci a seconda della regione e del dialetto) sono senza dubbio i dolci più iconici di questa stagione. La ricetta è semplice, il prodotto finale, gustosissimo, con la pasta che, una volta fritta, dà vita a croccanti sfoglie dorate, cosparse di zucchero a velo. È il dolce che non manca mai sulle tavole delle famiglie montanare (e non solo) e che troverete sicuramente nei nostri forni da Bologna a Prato.
La Torta di Tagliatelle e le tagliatelle fritte
Chi l’ha detto che le tagliatelle si mangiano solo salate e condite con il sugo?
Qui tra Emilia e Toscana la pasta fresca è un simbolo della cucina locale e la tagliatella ruba la scena e diventa protagonista anche nei dolci. Tra le preparazioni dolci a base di tagliatelle troviamo la torta di tagliatelle, con una base di frolla e profumo di mandorle e vaniglia che vanta un’inusuale coroncina di tagliatelline fritte, croccanti e irresistibili.
Se non trovate la torta intera potreste trovare però le tagliatelline fritte, per noi abitanti delle montagne tra Emilia e Toscana, una merenda immancabile, spolverate di zucchero a velo e scorzetta di limone.
I Topini di Carnevale: dolcezza e curiosità
Il Carnevale nelle montagne tra Emilia e Toscana, nelle terre della Via della Lana e della Seta, ha un dolce con un nome curioso: i topini. Questi piccoli dolcetti fritti devono il loro nome alla forma che prendono durante la frittura: l'impasto crea infatti una simpatica "codina" che li rende subito riconoscibili.
Le Castagnole
Anch'esse diffuse in tantissime località, le castagnole sono dolci palline di impasto dall'esterno croccante e zuccherino e l'interno soffice e gustoso. L'impasto fritto da corpo al dolcetto e lo zucchero il suo sapore inconfondibile. Tanti le preparano e le propongono "semplici" senza ripieno, ma in alcuni forni o in alcune cucine troviamo anche le castagnole ripiene con crema, marmellata o cioccolato. Come si fa a scegliere?
Il consiglio: fermatevi assolutamente nelle nostre botteghe, forni e biscottifici per assaggiare le bontà del periodo!
Lo avete visto: qui ogni villaggio e ogni bottega racconta la sua storia e le sue tradizioni di casa con dolci che diventano un ricordo capace di farvi sentire il gusto buono e genuino delle nostre terre tra Emilia e Toscana, le terre selvagge (e dolci) della Via della Lana e della Seta.
Comments